“Sarà difficile fotografarmi, non sono Fotogenico”
Spesso, durante un colloquio iniziale prima di un servizio, il futuro o la futura sposa esordiscono con questa frase: “Ah guarda, sarà difficilissimo per te fotografarmi durante il giorno del mio Matrimonio (o durante un servizio in genere) perché non sono per niente fotogenico!“.
Subito di primo impatto penso a Derek Zoolander ed alla sua Magnum.
Ormai ci sono abituato e per me e per chi fa il mio lavoro è una affermazione che i clienti ci rimbalzano molto frequentemente. Una delle ragioni principali è molto semplice, mi metto nei panni di Anna e Marco, due ragazzi di circa 30 anni che si sposano fra qualche mese, i quali finora sono andati dal Fotografo solo a stampare qualche foto delle vacanze ed altre 3/4 volte per farsi fare la foto per i documenti. Questa con me quindi, se non sbaglio è la prima volta in assoluto che scelgono di affidarsi ad un professionista per un servizio fotografico; la timidezza ed il non sapere “ce la farà questo Fotografo?“… è normale!
Ed ecco la cruda verità:
Il fatto di non uscire bene mai in fotografia è perché probabilmente nessuno finora, cari Anna e Marco, si è messo d’impegno per farvi delle belle foto, semplice.
Chiaramente sto scherzando e non posso richiudere tutte le vostre perplessità in questa frase scritta al volo, ma sono convinto una base di verità ci sia. Una delle altre ragioni più serie è quella che non siamo tutti uguali e che i canoni del “bello” (mutevoli nel tempo) fanno parte della nostra cultura; esistono nella nostra società dei canoni per i quali alcune caratteristiche del nostro viso vengono viste come attraenti ed interessanti mentre altre sono ritenute sconvenienti, brutte e che vorremmo non facessero parte della nostra vita. Queste definizioni di bello ed interessante, sono strettamente legate alla società ed al momento storico in cui viviamo.
Ti voglio raccontare un aneddoto; una decina di anni fa, disperso nei terrazzamenti cinesi di Longseng (guardati qualche foto di questo posto meraviglioso) passando tra la popolazione locale notai che queste persone, in un ambiente rurale ed abituate probabilmente a vedere pochi europei mi fissavano il naso, alcune si avvicinavano e mi guardavano come fossi il figlio di Geppetto.
Glielo chiesi e la risposta era che per loro, chiunque avesse un naso lungo più di un centimetro (come il 99% di loro) era cosa interessante nonché affascinante. La differenza socio-culturale in questo esempio è estrema, ma nel nostro piccolo questo episodio può tornarci utile. Chiunque abbia una parte del viso (a suo dire) pronunciata o al contrario sottodimensionata rispetto alla media delle persone che conosciamo o che vediamo abitualmente (dal vivo o in tv, giornali ecc), si sentirà a disagio guardandosi in una fotografia che metta in risalto proprio quella parte del suo corpo.
Un altro discorso va fatto per la mimica facciale, esistono persone con una mimica facciale molto accentuata, ed altre che, al contrario si esprimono meglio con lo sguardo. Mettiamo il caso tu appartenga alla categoria di persone con una mimica ristretta, il che significa che il tuo viso si modifica di poco nelle varie situazioni emotive. Dopo un servizio di ritratto, soprattutto di reportage, durante il quale hai poco controllo del punto di ripresa del tuo fotografo scoprirai di piacerti nelle foto, molto di più di una persona con una mimica molto pronunciata. Questo semplicemente si verifica perché il tuo viso rimane costante, molto simile al viso che sei abituato a vedere ogni mattina davanti allo specchio quando ti alzi.
Contrariamente una persona con una mimica facciale molto accentuata si vedrà nelle fotografie sempre diversa, con delle espressioni a volte imbarazzanti, ma in ogni caso reali!
“Chissenefrega che ho la mimica accentuata, comunque non mi piaccio!” Questa potrebbe essere una tua affermazione a seguito di questa mia spiegazione, ti capisco ed uno dei consigli che ti posso dare è quello di affidarti al fotografo. Durante il servizio tentare di nascondere questa tua caratteristica sarà controproducente in quanto sarai ancora più innaturale e nelle foto trasparirà tutta questa insicurezza. Se il fotografo è capace, ritrarrà il meglio di te, espressioni incluse. Molte volte un particolare sorriso, una occhiata decisa o uno sguardo che è solo tuo, racconterà di te meglio di dieci pagine scritte, difetti inclusi.
Condivido con te questi pensieri sparsi frutto della mia esperienza in questo campo, ricordati che essere fotogenici non è da tutti… fortunatamente ognuno è unico!
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